ROMA :: 20/07/2022 :: Luci e ombre sull’export di vino italiano che chiude il primo quadrimestre in positivo, con volumi in crescita dell1,1% (653 milioni di litri) e un corrispettivo di 2,3 miliardi di euro (+12,6%).
Ma ad aprile si inverte il trend con la prima contrazione in valore (-1%) e soprattutto a volume (-11%). A dirlo è l’Osservatorio di Unione italiana vini (Uiv), che ha elaborato i dati Istat, nel rilevare il fortissimo traino della tipologia spumanti, i cui volumi destinati all’estero sono aumentati nei quadrimestre di circa il 15%, a fronte di un calo dell’1% dell’imbottigliato fermo e frizzante.
“Ad aprile come previsto da Uiv – ha detto il segretario generale dell’Associazione del settore, Paolo Castelletti – gli ordini di vino made in Italy hanno iniziato ad accusare un primo rallentamento che sarà più significativo nei prossimi mesi; e questo non aiuta un comparto che sta già subendo un’escalation di costi di energia, trasporti e materie prime in grado di influire mediamente per circa il 30% sul prodotto finito”.
Un combinato a cui si aggiunge un incremento a fine giugno del vino in giacenza (+3,8% sul pari periodo 2021), in particolare di Indicazioni geografiche (+7,6%), che sta determinando speculazioni al ribasso sul fronte dei prezzi. Secondo l’Osservatorio ad aprile le contrazioni riguardano gli spumanti (-4%), gli imbottigliati (-13%) e lo sfuso (-9%). Sul fronte delle destinazioni, nel quadrimestre si allarga sempre più la forbice tra spumanti e imbottigliati fermi e frizzanti, con i primi che segnano crescite a volume in tutti i principali mercati (+6% negli Usa, +33% in Uk, +12% in Germania), e con i secondi in difficoltà negli Usa e in Germania (rispettivamente a -3% e -6%) ma in ottima salute in Canada (+15%) e Regno Unito (+7%).